“Marx espone questa evoluzione, in maniera dialettica, all’inizio di ‘La Sacra Famiglia’ (1845): “Proletariato e ricchezza sono antagonisti: e costituiscono un tutto unico. Entrambi sono “forme” di proprietà privata. Importante è vedere che posto occupano nella relazione di opposizione, perché non basta dire che sono due aspetti del tutto diversi fra loro. La proprietà privata in quanto ricchezza si sente obbligata naturalmente a sostenere se stessa, ma a tal fine deve sostenere anche la sua parte contraria, il proletariato. E qui è il lato positivo dell’antagonismo: la soddisfazione che ne prova la proprietà privata. Al contrario, il proletariato in quanto proletariato si sente obbligato a sopprimere se stesso, ma per ciò stesso anche il suo antagonista che lo fa essere proletariato. E qui è il lato negativo dell’antagonismo: l’intima insoddisfazione, che la proprietà privata abolita prova nel doversi distruggere…E’ evidente che, posta così l’antitesi, chi possiede la proprietà privata è la parte conservatrice, mentre il proletariato è la parte distruttrice. Per conseguenza la prima mirerà in tutti i modi a conservare l’antagonismo, il secondo a eliminarlo”” [B.Delfgaauw, Il giovane Marx, 1968]