“E’ interessante rilevare come, nella ‘Sacra famiglia’, Marx operi un attento confronto tra il materialismo di Hobbes e quello di Bacone, riconoscendone la comune derivazione epicurea ma preferendo apertamente il secondo: “in Bacone, in quanto suo primo creatore, il materialismo racchiude in sé, in un modo ancora ingenuo, i germi di uno ‘sviluppo onnilaterale (allseitigen Entwicklung)’. La materia, nel suo splendore poeticamente sensibile, sorride a tutto l’uomo. La dottrina – aforistica – brulica invece ancora di inconseguenze teologiche. Nel suo sviluppo ulteriore il materialismo diventa ‘unilaterale (einseitig)’. Hobbes è il ‘sistematore’ del materialismo ‘baconiano’. La sensibilità perde il suo fiore e diventa la sensibilità astratta del ‘geometra’. Il movimento ‘fisico’ viene sacrificato al movimento ‘meccanico’ o ‘matematico’; la geometria è proclamata la scienza principale. Il materialismo diventa ‘misantropo (menschenfeindlich)’. Per poter vincere lo spirito ‘misantropo, senza carne’, sul proprio terreno, il materialismo stesso è costretto a mortificare la carne e a diventare ‘asceta (Asketen)’. Esso si presenta come un ‘essere dell’intelletto’, ma sviluppa anche la consequenzialità spregiudicata dell’intelletto.” [Marx Engels, La sacra famiglia, p.169]” [Diego Fusaro, Marx e l’atomismo greco. Alle radici del materialismo storico, 2007]