“La nostra dottrina, diceva Engels parlando di se stesso e del suo celebre amico, non è un dogma, ma una guida per l’azione. Questa classica formula sottolinea con forza e concisione meravigliose quell’aspetto del marxismo che viene sempre perso di vista. E perdendolo di vista, noi facciamo del marxismo una cosa unilaterale, deforme e morta; lo svuotiamo del suo vivo contenuto, scalziamo le sue basi teoriche fondamentali: la dialettica, la dottrina dell’evoluzione storica multiforme e piena di contraddizioni; indeboliamo il suo legame con i precisi compiti pratici dell’epoca, che possono cambiare a ogni nuova svolta della storia. E proprio nei nostri tempi, fra coloro che si interessano delle sorti del marxismo in Russia, s’incontrano molto spesso persone che perdono di vista appunto questo aspetto del marxismo” [V.I. Lenin, Zviezdà, n° 2, 23 dicembre 1910, firmato V. Ilin] [in V.I. Lenin, Scritti sul programma, 1997] (pag 70)