“E’ evidente che le tesi di Engels sulla violenza sono conformi all’atteggiamento generale di Marx e che quest’ultimo avrebbe agevolmente sottoscritto. Ora, tutta l’analisi di Marx (Il Capitale, vol I, t. III, cap. XXIV pp. 174-201), ruota attorno al ruolo fondamentale della violenza diretta: “Così la popolazione rurale espropriata con la forza, cacciata dalla sua terra, e resa vagabonda, veniva spinta con ‘leggi fra il grottesco e il terroristico’ a sottomettersi, a forza di frusta, di marchio a fuoco, di torture, a quella disciplina che era necessaria al sistema del lavoro salariato” (Ibid. p. 196); e in conclusione: “La violenza è la levatrice di ogni vecchia società, gravida di una società nuova. E’ essa stessa una potenza economica” (Ibid. p. 210)” (pag 110-111) [Jean-Claude Michaud, Teoria e storia nel “Capitale” di Marx, 1960]