“La grandi Banche, mascherate con rimbombanti nomi nazionali – aveva scritto il Marx – erano associazioni di speculatori privati che stabilivansi accanto ai governi, e ai quali mercè i privilegi che ne ottenevano, erano in grado di prestare il denaro pubblico” [Karl Marx, Il Capitale, Libro I, 1962, pag 714] [in Ugo Scuotto, Istituzioni monetarie e bancarie nella Russia sovietica. Evoluzione e critica dal 1917 ai nostri giorni, 1963]