“(…) ognuna di queste tappe di sviluppo della borghesia si accompagna a un progresso ‘politico’ corrispondente. Classe oppressa sotto la dominazione dei signori feudali, associazione armata ed autonoma nel comune; qui repubblica urbana indipendente, là terzo stato, passibile di taglie da parte della monarchia; dopo essere stata, all’epoca della manifattura, un contrappeso alla nobiltà, sia nelle monarchie affiancate da stati provinciali sia nelle monarchie assolute, e fondamento essenziale delle grandi monarchie in generale, la borghesia ha finalmente conquistato dopo la creazione della grande industria e del mercato mondiale, la sovranità politica esclusiva nello Stato rappresentativo moderno. Il ‘governo moderno non è che una delegazione che gestisce gli affari comuni di tutta la classe borghese'” [Marx, Engels, Manifest] [in J.J. Chevallier, Le grandi opere del pensiero politico, 1968]