“”Ogni scienza – è scritto nel ‘Capitale’ – sarebbe superflua se l’essenza delle cose e la loro forma fenomenica strettamente coincidessero”. Ogni qualvolta è in discussione una teoria di Marx e lo sforzo teso a comprenderla offre motivi di riflessione sui presupposti del pensiero marxiano, è necessario che si chiarisca in tutta la sua portata questa distinzione tra essenza e fenomeno, poiché è appunto essa che dà alla critica dell’economia politica la sua impronta caratterizzante rispetto ai sistemi dell'”economia volgare”. Se la caratteristica dell’economia volgare è di limitarsi a sistematizzare le “forme fenomeniche”, occorre allora chiarire e, ove si tratti di Marx, stabilire sempre quale tema dell’economia politica venga da lui posto in discussione con il concetto di “essenza”.” [Friedrich Pollock, Teoria e prassi dell’economia di piano. Antologia degli scritti, 1928-1941, 1973]