“Gould non è un dottrinario come Rose e Lewontin, ma anch’egli fa uso del pronome di prima persona plurale come se in qualche modo potesse confutare l’importanza dei geni e dell’evoluzione nelle vicende umane. “Quale…sceglieremo?… prendiamo questa posizione… Possiamo agire altrimenti”. Anch’egli, inoltre, cita il “meraviglioso aforisma” marxiano sugli uomini che fanno la propria storia e ritiene dimostrata da Marx la fondatezza del concetto di libero arbitrio: “Marx aveva una visione assai più sottile della maggior parte dei suoi contemporanei sulle differenze fra storia umana e storia naturale. Egli comprendeva come l’evoluzione della coscienza, e il conseguente sviluppo dell’organizzazione sociale ed economica, avesse introdotto elementi di differenza e volizione che definiamo in genere “libero arbitrio”” [Steven Pinker, Tabula rasa. Perché non è vero che gli uomini nascono tutti uguali, 2005]
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- Articolo pubblicato:14 Dicembre 2011