“La migliore esemplificazione di questa tesi è l’atteggiamento preso di comune accordo da Marx ed Engels in occasione della guerra tra Stati Uniti e Messico. Contro la teoria dell’«affratellamento dei popoli» sostenuta da Bakunin («teoria che senza riguardo alla posizione storica, al grado di sviluppo sociale dei singoli popoli, vuole solo affratellare a vanvera»), Marx ed Engels scrivono quanto segue «È forse una disgrazia che la meravigliosa California sia stata strappata ai pigri messicani che non sapevano cosa farsene? che gli energici ‘yankees’, con il rapido sfruttamento delle miniere d’oro locali, aumentino i mezzi di circolazione, concentrino in pochi anni nella costa più remota del Pacifico una fitta popolazione e un esteso commercio, creino grandi città, aprano vie di collegamento con navi a vapore, costruiscano una ferrovia da New York a San Francisco, dischiudano veramente, per la prima volta, l’oceano Pacifico alle civiltà e, per la terza volta nella storia, diano una nuova direzione al commercio mondiale? L'”indipendenza” di alcuni californiani e texani spagnoli probabilmente soffrirà, qua e là si saranno violati la “giustizia” e altri principi morali; ma che importa di fronte a tali fatti storici di portata mondiale?» (6)” (pag 118) [(6) K. Marx F. Engels, Opere complete, vol VIII, Roma 1976 pp. 367-8] [Luciano Albanese e Mauro Fraioli, ‘La sinistra e il pacifismo’, Mondo Operaio, Roma, n. 11 novembre 1983]
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- Articolo pubblicato:3 Ottobre 2023