“Hess, come afferma Engels, è stato “il primo ad arrivare al comunismo per via filosofica”, a pensare alla soddisfazione della molteplicità delle inclinazioni e delle attività umane in libertà, alla libertà per disfarsi del lavoro o a quest’ultimo come qualcosa che finisca per identificarsi con la soddisfazione umana. In base a una concezione radicalmente umanista e antieconomicista, Hess si pronuncerà per una forma decentralizzata di comunismo, influenzando in modo decisivo i ‘Manoscritti’ di Marx. Dopo questa serie di saggi Hess prepara il suo “Essenza del denaro”, scritto per i ‘Deutsch-Französische Jahrbücher’ anche se alla fine non pubblicato, che influenzerà ampiamente la sezione dedicata al denaro del terzo dei ‘Manoscritti economico-filosofici’ di Marx. Hess in questo testo applica l’idea dell’alienazione religiosa alla vita economica e sociale in cui la vita viene schiavizzata attraverso il denaro che atomizza e separa gli individui provocando una guerra di tutti contro tutti. In questo modo, similmente a come farà successivamente Marx, critica la mistificazione dei diritti umani che non stabiliscono un’autentica e positiva cooperazione umana: ‘Si sanzionava l’egoismo pratico, in quanto si dichiarava che gli uomini erano individui singoli e gli autentici uomini erano persone astratte, pure, i Diritti dell’Uomo erano proclamati come i diritti degli uomini indipendenti e, pertanto, come l’indipendenza di alcuni uomini da altri. Si diceva che la loro separazione e individualizzazione erano l’essenza della vita e della libertà e le persone isolate furono etichettate come uomini liberi, autentici e naturali”” [J. Herrero, Marx apprendista dell’emancipazione, 2003]