“Marx poi commenta: ‘Hegel ci dà una descrizione empirica della burocrazia; in parte, secondo come essa è realmente, in parte secondo l’opinione che essa stessa ha del proprio stesso essere. E con ciò è sbrigato il difficile capitolo del suo potere governativo’. Marx insiste invece due volte sul fatto che il potere governativo è il più difficile da spiegare, poiché dovrebbe essere quello che richiede la massima attenzione nello sviluppo, invece della semplice descrizione empirica che Hegel ne dà. (…) Nota 71: P .50: “(…) tuttavia l’ amministrazione propriamente detta è il punto più difficile da spiegarsi”. P. 61: “Il potere governativo è il più difficile da sviluppare. Esso appartiene all’intero popolo in grado molto più alto che non il potere legislativo”. (…) “La “burocrazia” è il “formalismo di Stato” della società civile” (…). “Essa è la “coscienza dello Stato”, la “volontà dello Stato”, la “forza dello Stato” in quanto è ‘una corporazione'” (idib.). (Marx, Dalla ‘Critica della filosofia del diritto di Hegel)” [Mario Cingoli, Il giovane Marx. I. (1842-1843)]