‘Come nella religione l’attività spontanea della fantasia umana, dell’ umano cervello e del cuore umano opera indipendentemente dall’ individuo, cioè come attività estranea, divina e diabolica, così l’attività del lavoratore non è attività spontanea, ma appartiene a un altro; è la perdita del lavoratore stesso’. (K. Marx, Opere filosofiche giovanili) (in G. Gismondi, Umanesimo marxista)

(K. Marx, Opere filosofiche giovanili) (in G. Gismondi, Umanesimo marxista)