‘L’ emozione, nella sua immediatezza, è una cattiva scrittrice. La lettera che l’innamorato scrive all’amata in un momento di grande eccitazione non è affatto un modello di stile, ma appunto questa confusione dell’espressione è l’espressione più chiara, più evidente e più accorata del potere dell’amore sullo scrivente. Il potere dell’amore sullo scrivente è il potere che ha l’amata su di lui. Quella oscurità appassionata e quell’ininterrotto scompiglio dello stile lusingano quindi il cuore dell’amata, giacché l’essenza del linguaggio, che è riflessione, che è universalità, e che dunque non è fatta per suscitare la fiducia, ha assunto un carattere immediatamente individuale, di forza e sensibilità, ed è quindi assolutamente credibile (…)’. (K. Marx) (in S.S. Prawer, La biblioteca di Marx)

(K. Marx) (in S.S. Prawer, La biblioteca di Marx)