‘David Urquhart esclama: ‘L’ aratro e il giogo furono inventati degli dei e costituirono la occupazione degli eroi: il telaio il fuso e la conocchia hanno forse un’ origine meno nobile? Voi separate la conocchia dall’ aratro, il fuso dal giogo, e create con ciò le fabbriche e le ‘work houses’, il credito e il panico, e due classi nemiche tra loro, una agricola e una commerciale’. Ma è proprio da questa separazione fatale che datano il necessario sviluppo dei poteri collettivi del lavoro, e la trasformazione della produzione suddivisa e trazionale in produzione complessa e scientifica. L’ industria meccanica, compiendo questa separazione, conquista per prima al capitale tutto il mercato interno. I filantropi dell’ economia inglese, come James Stuart Mill, Rogers, Goldwin, Smitt, Fawcett, ecc., gli industriali liberali, gli John Brigt e consorti interrogano i proprietari fondiari inglesi come Dio chiese conto a Caino del fratello Abele: ‘Dove sono andate a finire, gridano essi, le migliaia di liberi proprietari?’. Ma, di grazia, voi stessi non provenite dalla distruzione di questi liberi proprietari? Perché non vi domandate che cosa sono divenuti i tessitori i filatori gli artigiani indipendenti?’. (Karl Marx, Le origini della società borghese. L’ espropriazione dei contadini)
(Karl Marx, Le origini della società borghese. L' espropriazione dei contadini)