‘E l’ operaio per dodici ore tesse, fila, tornisce, trapana, scava, spacca le pietre, le trasporta, ecc. – considera egli forse questo tessere, filare, trapanare, tornire, costruire, scavare, spaccar le pietre per dodici ore come manifestazione della sua vita? Al contrario. La vita incomincia per lui dal momento in cui cessa questa attività a tavola, al banco dell’ osteria, nel letto. Le dodici ore di lavoro non hanno per lui nessun significato come tessere, filare, trapanare, ecc., ma soltanto come ‘guadagnare’ ciò che lo porta a tavola, al banco dell’ osteria, a letto. Se il baco da seta dovesse tessere per campare la sua esistenza come bruco, sarebbe un perfetto salariato’. (Karl Marx, Lavoro salariato e capitale. Appunti sul salario (1847))

(Karl Marx, Lavoro salariato e capitale. Appunti sul salario (1847))