‘…egli (Marx) dice che la sua idea dell’infelicità è la sottomissione, che il difetto che gl’ ispira maggiore avversione è la servilità, che uno dei suoi due eroi preferiti è Spartaco, e uno dei suoi tre poeti preferiti è Eschilo, il cantore di Prometeo, che lo stesso Marx aveva chiamato ‘il più nobile dei santi e dei martiri del calendario filosofico’ e di cui ricordava nella sua tesi di dottorato le parole rivolte al messaggero di Zeus: ‘Io t’ assicura, non cangerei la mia misera sorte con la tua servitù. Meglio d’ assai lo star qui ligio a questa rupe io stimo, che fedel messaggero di Giove’ ‘. (K. Marx) (in Lelio Basso, Socialismo e rivoluzione nella concezione di Rosa Luxemburg)

(K. Marx) (in Lelio Basso, Socialismo e rivoluzione nella concezione di Rosa Luxemburg)