‘Caro August, il vostro congresso non si è svolto stavolta nella maniera brillante di un tempo. Il dibattito sulla questione degli stipendi si è rivelato molto spiacevole, pur essendo io del parere che francesi e inglesi non avrebbero fatto meglio su ‘questo’ punto, cosa che Louise (1) non vorrà certamente ammettere. Mi son convinto da parecchio tempo che qui si urta contro una di quella barriere sollevate sull’orizzonte dei lavoratori dalle condizioni di vita da loro finora sopportate. Le stesse persone, che trovano del tutto naturale che il loro idolo Lassalle viva come un perfetto sibarita con i propri mezzi, attaccano Liebknecht, se questi, come redattore pagato da loro, ha bisogno di appena una terza parte del denaro, quando il giornale (‘Vorwarts’, ndr) rende loro cinque o sei volte tanto. E anche prescindendo dalla questione economica, non è una posizione fruttuosa, per chiunque abbia iniziativa, essere redattore di un giornale di proprietà del partito. Marx ed io siamo sempre stati d’accordo che non avremmo ‘mai’ potuto accettare un posto del genere, ma cercato di avere semmai un giornale economicamente indipendente dallo stesso partito (…)’. (F. Engels, Lettera a August Bebel, 19 novembre 1892) (in K. Marx F. Engels, Libertà di stampa e censura, 1970) (1) (si tratta di Louise Strasser (1860-1950), prima moglie di Kautsky, da cui si separò nel 1889. Dal 1890 divenne segretaria di Kautsky, ndr)
(F. Engels, Lettera a August Bebel, 19 novembre 1892) (in K. Marx F. Engels, Libertà di stampa e censura, 1970)