‘Quanto ai proletari, uniti finché durava la lotta essi si divisero non appena vennero in luce i tentennamenti del comitato di sicurezza e della piccola borghesia in genere. I manovali, i veri e propri operai di fabbrica, una parte dei tessitori in seta, erano senza esitazioni per il movimento; ma essi, che formavano il nerbo del proletariato, erano quasi inermi. I tintori in rosso, una categoria che lavora sodo, guadagna bene, è rozza e quindi reazionaria come tutti gli operai dei mestieri nei quali più che l’ abilità conta la forza fisica, erano caduti fin dai primi giorni in una indifferenza politica completa; fra tutti gli operai di industria, furono i soli a lavorare senza lasciarsi smuovere mentre si combatteva sulle barricate. Infine il sottoproletariato, qui come dovunque, già al secondo giorno era in vendita: di mattina, chiedeva armi e soldi al comitato; di pomeriggio, si lasciava acquistare dai grossi borghesi per difenderne i palazzi e, la sera, distruggere le barricate, Tutto sommato, esso si schierò dalla parte della borghesia, che lo pagava meglio e col cui denaro fece baldoria durante tutto il movimento.’ (Friedrich Engels, La campagna per la costituzione tedesca) (in F. Engels, Viandante e soldato della rivoluzione)

(Friedrich Engels, La campagna per la costituzione tedesca) (in F. Engels, Viandante e soldato della rivoluzione)