‘Se fosse dipeso da lei, difficilmente la piccola borghesia avrebbe abbandonato il terreno giuridico della lotta legale, pacifica, virtuosa, e brandito i moschetti e le pietre del selciato invece delle cosiddette armi dello spirito. La storia di tutti i movimenti politici dal 1830 in poi, in Germania come in Francia e in Inghilterra, ci mostra sempre questa classe sbruffona, declamatrice, a volte perfino estremista a parole, quando nessun pericolo è in vista; tremebonda, circospetta, incerta fra il sì e il no appena si profila l’ombra di un pericolo; sbalordita, preoccupata, tentennante, quando altre classi prendono sul serio e fanno proprio il moto da essa stessa suscitato; pronta a tradirlo per amore della propria esistenza borghesuccia non appena si giunga alla lotta con le armi in pugno- e infine, a causa della sua indecisione, la prima ad essere gabbata e malmenata non appena il partito reazionario abbia vinto.’ (Friedrich Engels, La campagna per la costituzione tedesca) (in F. Engels, Viandante e soldato della rivoluzione)

(Friedrich Engels, La campagna per la costituzione tedesca) (in F. Engels, Viandante e soldato della rivoluzione)