“Nella ricostruzione del quadro, non si può dimenticare che dopo il primo cenno alla «dittatura del proletariato» nell’articolo ‘Conseguenze del 13 giugno 1849’, pubblicato sulla ‘Neue Rheinische Zeitung’ del marzo 1850 (537), e la successiva ripresa della formula nel noto passo della lettera a Weydemeyer del 5 marzo 1852 (538), Marx osserva un silenzio di più di vent’anni (539), riproponendo l’espressione solamente nella ‘Critica del programma di Gotha’, inviata a Bracke nel 1875 ed edita per la prima volta nel 1891 (540). Engels a sua volta la riprenderà nel saggio ‘La questione delle abitazioni (1872-1873), 1887) (541), nello scritto ‘Per la critica del progetto di programma del partito socialdemocratico’ (preparato nel 1891 e pubblicato sulla ‘Neue Zeit’ nel 1901 (542) e nell”Introduzione’ all’edizione tedesca del 1891 de ‘La guerra civile in Francia’ di Marx (1871) (543). Per quanto riguarda Lenin – oltre ovviamente a valutare la novità e l’incidenza della concezione del partito, elaborata nel ‘Che fare?’ (1902) (544) – vanno distinte le formulazioni sulla «dittatura democratica rivoluzionaria del proletariato e dei contadini», espresse nel 1905, dalle successive messe a punto (545). Le scaturigini di questi tormentati e complessi percorsi vanno – a nostro avviso – ricondotte anche al quadro che siamo venuti disegnando. Pur condividendo in linea di massima il giudizio di Hobsbawm, secondo cui Marx avrebbe usato il termine dittatura «solo per definire il ‘contenuto’, più che la forma assunta dal dominio di un gruppo o di una classe» (546), ci sembra che restino da approfondire le assonanze tematiche con il filone babuvista-buonarrotiano degli spunti dittatoriali largamente circolanti negli scritti di Marx ed Engels sulla ‘Neue Rheinische Zeitung’ del 1848 (547). Tra l’altro, va ancora ricordato che, se la formula ‘dittatura del proletariato’ viene usata per la prima volta da Marx nel sopracitato articolo del marzo 1850 (548), essa ricompare un mese dopo negli statuti dell’ Associazione mondiale dei comunisti rivoluzionari’ (aprile 1850), costituita da membri della ‘Lega dei comunisti rivoluzionari’ (aprile 1850), costituita da membri della ‘Lega dei comunisti’, da esponenti blanquisti in esilio a Londra e da rappresentanti dell’ala rivoluzionaria del movimento cartista (549). Tra i nomi che figurano in questa società (aprile-ottobre 1850) ci sono quelli di Adam, Emmanuel Barthèlemy e Jules Vidil, già presenti nelle società segrete di ispirazione blanquista nella Francia della monarchia di luglio (550). Marx ed Engels sottoscrivono il documento sui principii dell’associazione, preparato da August Willich, che – come è noto – sarà successivamente, insieme a Karl Schapper, il promotore della scissione della ‘Lega dei comunisti’ nel settembre 1850: «Scopo dell’associazione è il rovesciamento di tutte le classi privilegiate, la loro sottomissione alla dittatura del proletariato, durante la quale sarà mantenuta la rivoluzione in permanenza sino a che non si sarà realizzato il comunismo, che sarà l’ultima forma di organizzazione dell’umana famiglia» (551)” (pag 99-100) [Cesare Vetter, ‘Il dispotismo della libertà. Dittatura e rivoluzione dall’Illuminismo al 1848’, Franco Angeli, Milano, 1993] [(537) Cfr. nota. 534: ‘Marx usa per la prima volta l’espressione «dittatura del proletariato» in un articolo sugli avvenimenti francesi, pubblicato nella «Neue Rheinische Zeitung, Politisch – ökonomish Revue», Hamburg, fasc. III, marzo 1850’. Nei tre articoli pubblicati nei primi tre fascicoli della ‘NRZ’ (gennaio-marzo 1850) e che successivamente – assieme alla parti dedicate alla Francia nella ‘Rassegna maggio-ottobre 1850’ (fascicolo V-VI) – confluiranno nell’opera del 1895, Marx usa più volte il termine dittatura. Cfr. ‘Le lotte di classe in Francia’, cit., pp. 66, 74, 96, 105, 121, 126, 130. (…); (538) Cfr. nota 530: ‘K.Marx, Lettera a Joseph Weydemeyer, 5 marzo 1852, in K. Marx F. Engels, ‘Opere complete’, vol, XXXIX, Roma, 1972; (539) La formula non risulta, come erroneamente più volte è stato affermato, nello scritto del 1871 ‘La guerra civile in Francia’; (540) Cfr. K. Marx, ‘Critica del programma di Gotha’, in K. Marx F. Engels ‘Opere scelte’, a cura di L. Gruppi, Roma, 1966, p. 970 (…); (541) F. Engels, ‘La questione delle abitazioni’ (1872-1873, 1887), Roma, 1988, p. 107 (…); (542) F. Engels, ‘Per la critica del progetto di programma del partito socialdemocratico’, in K. Marx F. Engels, ‘Opere scelte’, cit., pp. 1165-1179; a p. 1175; (543) F. Engels, ‘Introduzione all’edizione tedesca del 1891’, in K. Marx, ‘La guerra civile in Francia’, Roma, 1977, p. 28; (544) Lenin, ‘Che fare?’, in ‘Opere scelte’, cit., vol I, pp. 246-394; (545) Lenin, ‘La dittatura democratica rivoluzionaria del proletariato e dei contadini’, 12 aprile 1905, in ‘Opere scelte’, cit, vol I, pp. 549-556; Idem, ‘Due tattiche della socialdemocrazia nella rivoluzione democratica’, ivi, pp. 557–659. Cfr. V. Zilli, Lenin e l’elaborazione della formula “dittatura democratica del proletariato e dei contadini”, in “Il Pensiero politico”, a. III, 1970, pp. 389-400; E. Balibar, ‘Sulla dittatura del proletariato’ (1976), Milano, 1978, pp. 114 sgg. (…); (546) E.J. Hobsbawm, ‘Gli aspetti politici della transizione dal capitalismo al socialismo’, in AaVv, ‘Storia del marxismo’, 4 voll, Torino, 1978-1982, vol. I, ‘Il marxismo ai tempi di Marx’, p. 256; (547) K. Marx F. Engels, ‘Opere complete’, vol. VII, Roma, 1974, pp. 11-520; Vol VIII, Roma, 1976, pp. 1-488. (…); (548) Cfr. nota 534; (549) Cfr. D. Rjazanov, ‘Zur Frage des Verhältnisses von Marx zu Blanqui’, cit., p. 140 ss.; A. Lenhing, ‘De Buonarroti à Bakounine’, cit., p. 169; E. Cantimori-Mezzomonti, ‘Introduzione’, cit., p. 34; K. Marx F. Engels ‘Opere complete’, vol. X, cit., p. 728, nota 399; (550) Cfr. K. Marx F. Engels, ‘Opere complete’, vol. X, cit, ad nomen; A. Lehning, ‘De Buonarroti à Bakounine’, ad nomen; (551) K. Marx F. Engels, ‘Opere complete’, vol. X, cit., p. 617. Su Karl Schapper e August Willich cfr. A. Lehning, ‘De Buonarroti à Bakounine’, cit., ad nomen]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:21 Dicembre 2024