“Indubbiamente, il meridionalismo salveminiano costituì allora una «suggestione» verso la ricerca di una linea politica unitaria adeguata alla nuova situazione, e certo la più feconda e la più importante «suggestione» che sia scaturita nei primi anni del ‘900 dal groviglio di contraddizioni interne del PSI: ma restava ancora da realizzare sia sul piano teorico che sul piano pratico (politico) l’effettiva saldatura tra meridionalismo e socialismo, tra esigenze contadine ed esigenze operaie. Inadeguata era, intanto, la partecipazione del movimento socialista italiano al dibattito che intorno alla questione agraria si svolgeva tra gli elementi più avanzati delle correnti marxiste europee (22), dibattito dal quale proprio in quegli anni scaturivano i testi fondamentali come l’opera di Kautsky, pubblicata nel 1899, e gli scritti di Lenin del periodo 1900-1907 (fra cui ‘Il capitalismo nell’agricoltura’, gennaio-febbraio 1900; ‘La questione agraria e i «critici di Marx», giugno-settembre 1901; ‘Marx sulla «ripartizione nera» americana’, aprile 1905; ‘L’atteggiamento della socialdemocrazia verso il movimento contadino’, settembre 1905; ‘Il programma agrario della socialdemocrazia nella rivoluzione russa del 1905-7’, novembre-dicembre 1907) ed attraverso il quale si creavano nel movimento operaio internazionale le condizioni per la realizzazione di una rapporto nuovo tra il proletariato urbano ed i ceti contadini. Lo stesso Salvemini nota questa deficienza, quando osserva che «negli altri paesi il proletariato industriale ha capito che non può far nulla senza l’aiuto del proletariato rurale; e il partito socialista lavora ovunque per conquistarlo» (23). E Bonomi afferma, a sua volta, che il partito affronta con «soverchia agilità» questi problemi, a risolvere i quali «i tedeschi versano fiumi d’inchiostro», notando l’indifferenza con cui è stato accolto il libro di Gerolamo Gatti, ‘Agricoltura e socialismo’ (Palermo, 1900) (24). Più diffuse sono le posizioni assolutamente negative, o solo superficiali, di fronte al problema: «Perché la piccola proprietà, – si legge nella ‘Critica sociale’ del 16 novembre 1897 (25) – angariata e spremuta, è pur sempre nelle campagne una potenza, almeno come elemento politico, e tale che il partito non può lasciarla in disparte, si faccia una speciale propaganda per la piccola proprietà, ma non per altro che per convincerla che essa non ha diritto a trattamento di favore e che ad essa pure incombe il giorno in cui ceda al fato comune; il che dopo tutto sarà men male che vivere come oggi vive». E ancora: «Eh, buon vecchio [Leone Tolstoi!], non ti allarmare per questo, e lascia pure che i fati si compiano! Lascia che Jacques Bonhomme abbandoni la marra lucente, e scenda fra i ‘sansculottes’ cittadini – suoi fratelli di sventura – ad impararvi la nuova novella della redenzione sociale» (26)” (pag 158-159) [(22) Sullo sviluppo generale del dibattito sulla questione agraria – che già negli anni intorno al 1890 era diventata per il socialismo internazionale la «questione del giorno» – vedi ora le interessanti pagine introduttive di Giuliano Procacci alla traduzione italiana della ‘Agrarfrage’ di Kautsky, Milano, 1959; (23) ‘La questione meridionale’, in ‘Scritti’, cit., p. 53; (24) ‘Socialismo e agricoltura’, in “Critica sociale”, 16 ottobre 1900; (25) F. Maironi, ‘Il partito socialista francese e la piccola proprietà’ (…); (26) A. Salucci, ‘L’evoluzione della proprietà terriera’, in “Critica sociale”, 1° dicembre 1901. La discussione sull’atteggiamento del partito nei confronti dei contadini e dei problemi agricoli era già stata avviata nel 1892-93 nelle pagine della “Critica sociale” e si era poi allargata a tutto il partito nel IV Congresso nazionale (1896), al quale era stata presentata da A. Piccarolo, M. Samoggia e L. Bissolati una ‘Relazione sul contegno del partito di fronte alle classi agricole’. Già allora Turati aveva fissato la sua posizione, sostenendo l’impossibilità di svolgere una azione di propaganda e di organizzazione socialista tra i piccoli proprietari (…)] [Rosario Villari, ‘Conservatori e democratici nell’Italia liberale’, Laterza, Bari, 1964] [Lenin-Bibliographical-Materials] [LBM*]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:2 Aprile 2021