“Le considerazioni di Marx sulla borghesia che, di fronte al pericolo reale o supposto di un mutamento nei rapporti di classe e di un attentato alla gerarchia sociale, abbandona ogni parvenza di legalità formale per ricorrere alla violenza aperta, fondata esclusivamente sulla forza materiale, così che la civiltà e la giustizia dell’ordine borghese “si svelano come nuda barbarie e vendetta ex lege”, hanno un riscontro puntuale nelle vicende della repressione novantottesca, finalizzata non soltanto all’ eliminazione delle organizzazioni sindacali e partitiche popolari, ma allo scalzamento degli stessi istituti della democrazia borghese per trasformarli in strumenti inamovibili di dominio di casta, con l’intervento via via del potere esecutivo, del giudiziario e del legislativo” [Umberto Levra, Il colpo di stato della borghesia. La crisi politica di fine secolo in Italia, 1896-1900, 1975]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:4 Gennaio 2013