“Engels, comunque rispose all’ accorato appello di Turati, che per parte sua dava un quadro vivo del clima di arbitri, di turbamento e di resistenza coincidente con la repressione governativa, con una lettera che apparve, tradotta, sulla “Critica Sociale” del 1° novembre 1894. Egli intervenne esclusivamente per sottolineare che lotta di classe e conquista dei pubblici poteri erano cardini del marxismo e del socialismo europeo e segnatamente tedesco. Non fece cenno alla Lega. Intese Crispi come Crispi stesso intendeva se stesso, cioè come versione italiana, per lui ritardata e rimpicciolita, del Bismarck delle leggi eccezionali contro i socialisti. Ben altra era l’ interpretazione turatiana del crispismo.” [introduzione di Franco Livorsi, ‘Filippo Turati tra correnti del socialismo e governi d’ Italia’] [in Filippo Turati, Socialismo e riformismo nella storia d’ Italia. Scritti politici 1878-1932, 1979]