“Il metodo marxiano del procedimento di approccio consiste – come ho già mostrato altrove analiticamente (H. Grossmann, ‘Das Akkumulations- und Zusammenbruchgesetz des kapitalistischen Systems’) – di tre elementi che costituiscono un ‘tutto inseparabile’: cioè di uno ‘schema di riproduzione’ astratto come strumento di analisi concettuale [‘gedankliche Analyse’]; in secondo luogo di ‘assunti semplificanti’ e ipotetici basati su di esso; e infine, delle ‘correzioni supplementari’ da apportare al risultato concettuale provvisorio ottenuto attraverso gli strumenti di analisi menzionati. Questi tre elementi del procedimento marxiano costituiscono dunque solo le parti d’una costruzione strumentale metodologica del nostro pensiero considerata nella sua ‘unità’, sicché ogni parte per sé sola, senza le altre due, perde ogni senso per la conoscenza della realtà. Lo schema di riproduzione marxiano da solo, ed il flusso in esso rappresentato di produzione e circolazione, non pretendono quindi di essere un’immagine della concreta realtà capitalistica; lo schema non vale ‘immediatamente’ per il meccanismo di produzione empiricamente dato, ma descrive unicamente un processo di produzione ‘normale’ che si svolge in dipendenza di ipotesi semplificanti fittizie, e che significa quindi solo uno studio di conoscenza ‘provvisorio’, la ‘prima’ tappa nel procedimento di approssimazione al processo di riproduzione ‘reale’. Questo procedimento di graduale approssimazione, meditato con rigore metodologico da Marx, e di significato decisivo per la comprensione dell’intero sistema marxiano, non viene colto da R. Luxemburg. Poiché essa trascura questo nesso, isola lo schema di riproduzione dal suo legame logico con le altre due parti costitutive del procedimento marxiano di approssimazione, cosicché in questo isolamento esso perde il suo valore metodologico e porta necessariamente alla deformazione dei risultati dell’indagine marxiana. Che R. Luxemburg stessa sentisse l’insufficienza della sua valutazione dello schema di riproduzione lo mostra già la circostanza che essa senza esserne consapevole, mutò ripetutamente il suo giudizio sullo schema marxiano e ne ha dato non meno di tre diverse interpretazioni che si escludono a vicenda (…) (1)”. ((1) R. Luxemburg, L’accumulazione del capitale) [Henryk Grossmann, Saggi sulla teoria delle crisi. Dialettica e metodica nel “Capitale”, 1975, a cura di Gabriella M. Bonacchi]
- Categoria dell'articolo:Nuove Accessioni
- Articolo pubblicato:11 Settembre 2012