“Nel frattempo, il ‘Neue Rheinische Zeitung’ aveva trovato la sua vera voce da quando Marx aveva impresso al quotidiano una drammatica virata a sinistra. Imputando esplicitamente il “fallimento” del 1848 alla debolezza dei liberali, Marx cercava di sviluppare per le classi lavoratrici una linea politica indipendente e distinta dal movimento borghese-democratico. Agli occhi di Engels, i risultati ottenuti con il ‘Neue Rheinische Zeitung’ rappresentavano forse il momento d’oro di Marx. “Nessun giornale tedesco, prima o dopo, ha avuto un potere e un’autorevolezza paragonabili, né è riuscito a entusiasmare le masse del proletariato con la stessa efficacia del ‘Neue Rheinische Zeitung’. E questo era innanzitutto merito di Marx” (MECW, Vol 4, p.263). (…) Dopo le sue minuziose indagini sull’insurrezione armata e sulla guerra rivoluzionaria, dopo gli articoli giovanili di denuncia contro lo stato prussiano e le lunghe serate passate con Moses Hess a illustrare la promessa del comunismo a schiere di industriali sghignazzanti, il momento dell’opposizione violenta era arrivato. “Anche il ‘Neue Rheinische Zeitung’ era rappresentato alle barricate di Elberfeld” scrisse orgogliosamente Engels da bravo figlio del Wupper” [Tristam Hunt, La vita rivoluzionaria di Friedrich Engels, 2010]