“Queste date ci dicono subito che l’America in cui Whitman visse e lavorò, che “l’Americanesimo” di cui egli volle essere il “profeta”, il “bardo”, non hanno nessun punto di contatto non diciamo com’è troppo evidente, con l’America d’oggi, ma neppure con l’America degli ultimi decenni del secolo XIX in cui – come Marx ed Engels potevano già scrivere nel 1882 – “la piccola e media proprietà fondiaria dei proprietari di fattorie, che è la base di tutto l’ordinamento politico americano, soccombe sempre più alla concorrenza delle fattorie gigantesche, mentre nei distretti industriali si forma, per la prima volta, un proletariato numeroso accanto ad una favolosa concentrazione dei capitali””. (pag 230) [Mario Alicata, Note su Whitman, Rinascita, n° 5 Maggio 1951]