“Nel saggio riassuntivo del 1897 ‘Per la interpretazione e la critica di alcuni concetti del marxismo’ il Croce così conclude su Marx: “egli insegna… a penetrare in ciò che è la società nella sua realtà effettuale. Anzi per questo rispetto mi meraviglio come nessuno finora abbia pensato a chiamarlo, a titolo di onore, il “Machiavelli del proletariato”. Ora, in verità, quel che meraviglia è semmai l’ asserzione del Croce: e cioè che leggendo Marx venga in mente Machiavelli.” [Giovanni Sartori, Stato e politica nel pensiero di Benedetto Croce. Una radiografia critica delle strutture essenziali della dottrina politica crociana, 1966]