“Il piacere, il tempo libero, la seduzione e la vita erotica sono attirati nella sfera del potere del denaro e della produzione di merci. Il capitalismo, perciò, produce sofisticazione dei bisogni e dei loro mezzi da un lato, e un imbarbarimento bestiale, una completa, non raffinata, astratta semplicità del bisogno, dall’altra (Marx, ‘Manoscritti economico-filosofici del 1844’). La pubblicità e la commercializzazione distruggono tutte le tracce di produzione nelle loro immagini, rafforzando il feticismo che nasce automaticamente nel corso dello scambio di mercato. Inoltre il denaro, quale suprema rappresentazione del potere sociale nella società capitalistica, diviene a sua volta oggetto di cupidigia, avidità e desiderio”. [David Harvey, La crisi della modernità, 2010]